sabato 16 aprile 2011

Le Associazioni Mondo a colori e La Convivenza unite nel cordoglio per la morte di Vittorio Arrigoni

"Non credo ai confini e alle barriere, credo che apparteniamo tutti,
indipendentemente dalle latitudini, alla stessa famiglia umana".
Vik - Vittorio Arrigoni

In nome dell'Ass. La Convivenza nella terribile solitudine del dolore vi esprimiamo i sensi del nostro più accorato cordoglio del giovane eroe Vittorio Arrigoni. La morte di un eroe che ha sempre lottato per la libertà, per i diritti umani, per la giustizia e la legalità non ci deve far dimenticare una persona così coraggiosa, anzi ci dovrebbe incitare a continuare il suo progetto, a realizzare il suo sogno. Noi Associazione La Convivenza siamo totalmente contro questo assassinio del nostro caro Vittorio, un uomo che simboleggia il mondo della pace e della sincerità. Condividiamo il dolore insieme a tutti i membri della vostra Associazione e a tutti gli italiani.
Associazione La Convivenza

L'Associazione Interculturale "Mondo a colori" si unisce alla sentita lettera dell'Associazione La Convivenza e della comunità marocchina di Bernareggio e dei comuni limitrofi.

Vittorio, uno dei nostri di Moni Ovadia
È stato ferocemente giustiziato Vittorio Arrigoni uno dei nostri. Non il militante di una fazione, non solo o non tanto un pacifista o un sostenitore della causa palestinese ma un essere umano che conosceva il significato di questa parola. Essa implica un dovere animato da una passione irreprimibile. Il dovere di stare a fianco al povero, all'oppresso, al perseguitato; i brutali esecutori dell'orrore sarebbero degli islamisti salafiti, vedremo. Ma i mandanti non sono loro. Il mandante della violenza è l'oppressione, l'ingiustizia, il privilegio, il razzismo. Vittorio era a fianco del popolo palestinese, dei suoi bambini, delle sue donne e dei suoi vecchi, come lo sono molti di noi pur senza la sua coraggiosa determinazione e la sua totale dedizione, perché la popolazione civile di quel popolo da 45 anni subisce la violenza di un'occupazione e di una colonizzazione illegale, ingiusta, violenta che per gli abitanti di Gaza oggi si è trasformata in un vero assedio che strangola in un diuturno stillicidio la sua economia, la sua vita, il futuro dei suoi fanciulli e dei suoi adolescenti. I mandanti morali di questo ennesimo orrore sono gli sgherri di questo status quo che si sottraggono alla giudicabilità grazie alla sconcia inerzia della vile comunità internazionale. E questo ignobile status quo, voluto per cancellare l'identità di un popolo, proseguirà il suo sporco lavoro. Intanto, in tv, ascolteremo i ributtanti discorsi di circostanza dei soliti soloni che ci spiegheranno che la colpa è tutta del fanatismo islamico che non vuole accettare la superiorità della democrazia di occupanti e di democratici coloni fanaticamente religiosi. 

15 aprile 2011 - Fonte